Il cibo è l’inizio della salute
ciascuno di noi è unico, diverso da tutti e pertanto reagisce in modo diverso al cibo. Le intolleranze alimentari sono delle reazioni negative ad alcuni cibi che ingeriamo, nascono da una difficoltà dell’organismo a digerire o metabolizzare uno o più alimenti.
Tra i test più accreditati per verificare l’insorgenza di eventuali intolleranze alimentari si riscontra:
Cytotest
Cos’è
un test che effettua prove tossiche alimentari sul sangue, per individuare con certezza quali siano i cibi che innescano reazioni tossiche all’organismo.
Riportiamo l’elenco dei vetrini e dei 51 allergenici presenti nell’esame del Cytotest.
Analisi delle intolleranze alimentari IgG mediate
Test Microarray Food IgG
Cos’è
è una prova allergometrica quantitativa, che valuta la reazione diretta tra anticorpi IgG presenti nel sangue contro 200+ allergeni alimentari. Ciò consente di individuare quali sono gli alimenti che provocano l’insorgenza di intolleranze alimentari. L’analisi viene effettuata utilizzando uno scanner ad altissima risoluzione (10 micron) e con una elevatissima sensibilità. Per una maggiore sicurezza dei risultati, gli antigeni alimentari sono analizzati in “doppio”, in tal modo l’analisi risulta efficiente e più affidabile.
I nostri consigli
dopo la valutazione del test da parte di un medico, si consiglia di eliminare dalla dieta gli alimenti risultati non tollerati con maggiore attenzione per gli alimenti con valori in U/ml estremamente elevati.
Il regime dietetico dovrebbe essere seguito per almeno tre mesi, tempo minimo necessario per avere una sensibile disintossicazione dell’organismo.
Durante questo periodo è consigliabile seguire le indicazioni dietetiche suggerite da uno specialista in nutrizione. La reintroduzione dei cibi deve avvenire in modo graduale e controllato. Possibilmente è meglio reintrodurre un cibo alla volta aspettando almeno cinque giorni di tempo per l’introduzione del successivo. Questo permette di monitorare l’insorgenza di eventuali sintomi di intolleranza. Il cibo reintrodotto non deve comunque essere consumato in quantità eccessiva; il consiglio più importante infatti per non incorrere ripetutamente in disturbi connessi alle intolleranze alimentari è quello di seguire una dieta varia e caratterizzata dall’assunzione di cibo di qualità e di alto valore biologico. L’intolleranza alimentare, al contrario dell’allergia, grazie all’eliminazione temporanea dell’alimento incriminato tende a scomparire. In alcuni casi però questo non avviene, causa deficit enzimatici permanenti, acquisiti o su base genetica.
Per questo motivo la reintroduzione degli alimenti è delicata e non scontata.
Risulta fondamentale e consigliato il parere del medico, non solo nella fase di lettura e di interpretazione del test, ma anche in merito ai tempi e alle modalità di reintroduzione dei cibi.